Ex direttore spaziale israeliano: Gli alieni contattano noi e gli USA
Mondo Un ex capo del dipartimento spaziale del Ministero della Difesa israeliano ha informato il quotidiano israeliano Yediot Aharonot che “oggetti volanti non identificati hanno chiesto di non rendere pubblica la loro presenza”. L’ex capo della sicurezza cosa vogliono gli alieni dagli esseri umani spaziale israeliana dice che gli alieni esistono e sono in contatto con gli Stati Uniti e Israele da anni.
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“Stanno nascondendo gli alieni”, dice Incredible Bale
Getty LONDRA (Regno Unito) – È ufficiale: gli alieni esistono. L’attaccante del Tottenham è stato protagonista di un’intervista doppia insieme al compagno di squadra Joe Rodon sui canali ufficiali del club. “Ovviamente ci sono numerose teorie del complotto, ma ci sono pianeti foto di UFO rilasciate dal governo americano”. È un hoa No, queste sono autentiche e il governo le volte ha pubblicate”.
Gli alieni sono arrivati sulla Terra e ci stanno monitorando
Gli alieni sono tra noi, sono arrivati sulla Terra e ci stanno osservando, secondo un collaboratore della. Infatti, diversi ingegneri della NASA affermano di aver avuto contatti con gli alieni. Non solo, ma gli extraterrestri sarebbero già insediati sulla Terra e tra noi.
- Edgar Mitchell, membro della missione Apollo 11 nel 1971, fu il primo a parlare di alieni. L’astronauta Scott Kelly ha dichiarato che gli alieni hanno osservato l’umanità per molto tempo. Mitchell sostiene che tutti i principali paesi sono consapevoli di questo, ma lo stanno nascondendo per evitare il panico.
- Gordon Cooper, un astronauta del Progetto Mercury della NASA dal 1958 al 1963, ha detto la stessa cosa. Cooper è certo che gli alieni esistono e sono arrivati pianetta sulla Terra. Lo sa perché nel 1951, durante una sessione di addestramento, ha visto un UFO.
Esistono gli alieni sulla terra
Altri ingegneri della NASA sono d’accordo con Cooper e Mitchell che gli extraterrestri sono già tra noi. Tra loro c’era Dake Slayton, il primo uomo a partecipare ad un viaggio nello universo pianeta spazio. Slayton affermò di aver visto un UFO nel 1951 e da allora ha sostenuto la teoria che gli alieni sistema solare esistono. Infine, Brian O’Leary, un astronauta scelto per una missione su Marte, affermò via lattea pubblicamente il contatto con forme di vita extraterrestri.
Perché queste nome rivelazioni inaspettate da parte dei dirigenti della NASA? “Recentemente – ha detto Russell Calka, cofondatore del gruppo ‘The Disclosure Activists’ – c’è un tentativo sistematico dall’interno dell’amministrazione americana di rivelare tale materiale al pubblico”.
Uno studio sostiene che 1 individuo su 5 crede negli alieni.
Da Reuters Una donna come un extraterrestre in una foto. /Bob Strong Reuters SINGAPORE Gli alieni mascherati da umani esistono e abitano tra noi. Uno studio mondiale ha trovato che il 20% degli intervistati pensa questo. Lo studio Reuters Ipsos ha scoperto che oltre allen telescope array il 40% degli indiani e dei cinesi credono negli alieni mascherati da umani, mentre i belgi, gli svedesi e gli olandesi credono meno (8% ciascuno).
Esistono gli alieni sulla terra: l’80% degli intervistati non pensa che
- Le persone che pensano che ci siano alieni mascherati da persone hanno più probabilità di vivere in nazioni con popolazioni più grandi, secondo John Wright, vice presidente della società di ricerca Ipsos.
- È semplicemente una coincidenza che le persone nelle nazioni meno popolose si conoscano meglio?
- Gli uomini (22%) credono agli alieni sulla Terra rispetto alle donne (17%).
- Lo studio ha scoperto che la maggior parte dei credenti hanno meno di 35 anni e provengono da ambienti diversi. La maggioranza dei non credenti sono donne.
Esistono gli alieni sulla terra
Bale è un esperto dell’argomento. “Gli alieni esistono al 100%, ne sono sicuro”, dice Rodon, pur affermando di non crederci. Chi fa volare gli UFO? Mi rendo conto che alcuni UFO sono probabilmente classificati, ma ne ho avvistato uno. “Gli alieni sono reali, ma si nascondono”.
Esistono gli alieni sulla terra: Alieni freddi
È tempo di una nuova ruota Anders Sandberg e Stuart Armstrong, neuroscienziati di Oxford ed esperti di intelligenza artificiale, e Milan irkovi, astronomo dell’Osservatorio Astronomico di Belgrado, hanno proposto che non abbiamo visto alieni intelligenti perché hanno scelto di andare in letargo in attesa di tempi migliori. Secondo gli autori (che ammettono di non prendersi troppo sul serio), “la radiazione cosmica di fondo mantiene la temperatura media dell’Universo più o meno vicina a 3 Kelvin”.
Questo migliorerà l’efficienza energetica rendendo l’elaborazione delle informazioni più efficiente man mano che l’Universo si espande”. Quindi, gli alieni sarebbero progrediti al punto di sostituire le loro componenti biologiche con componenti elettriche più potenti e sofisticate, e avrebbero scelto l’ibernazione per conservare l’energia necessaria al loro sostentamento. Possibile? Sì. Probabile? Troppo poco.
Come farebbero gli extraterrestri a sapere che esistono le donne?
Finale Attraverso Festival Calamandrana Alta u Ed è così. Una figura controversa nel mondo di oggi. Ogni volta che appare in tv o online, le risposte degli “haters”, seriali o episodiche, non si fanno attendere. “Dove sono le donne?” è il monologo conclusivo di Michela Murgia per l’Attraverso Festival domenica 5 settembre alle 21 a Calamandrana. Francesco Medda Arrogalla esegue dal vivo la drammaturgia sonora, mentre su uno schermo appaiono i disegni di Edoardo Massa. Murgia, romanziere, scrittore, blogger, critico letterario ed editorialista, conta le donne che contano.
Esistono gli alieni sulla terra
Quante donne leader conosce? Poche. Ed ecco che inizia il monologo: se gli extraterrestri arrivassero mai sulla Terra, sarebbero senza dubbio sorpresi di sapere che metà della popolazione umana è femminile. In un discorso chiaro che va oltre i limiti limitati delle quote rosa, Murgia focalizza la sua attenzione su questa realtà e presenta per la prima volta sul palco il suo punto di vista sul genere. Scegliere persone come la Murgia o Vladimir Luxuria, che ha raccontato la sua storia la scorsa settimana a Nizza, è una risposta a un bisogno specifico. È come prendere una posizione. In un paese civile come l’Italia, gli operatori culturali come noi hanno il dovere di sottolineare certe cose, e la parità tra uomo e donna è una di queste.
Anche qui, le famose quote rosa sono irrilevanti. È una questione di opportunità”. Non sto suggerendo che i numeri debbano essere uguali, ma che debbano essere garantite uguali possibilità. E come donne dobbiamo ricordarlo senza abbassare la guardia”. Considerate la 194 e il diritto all’aborto. E fissare nuovi obiettivi da raggiungere. “Ricordiamoci che dobbiamo costantemente prestare attenzione alle possibilità, nel mondo della cultura come in quello del lavoro, dell’educazione e delle istituzioni”.